Progetto PON "Valorizzazione Patrimonio culturale, artistico e paesaggistico"
Potenziamento dell'educazione al patrimonio culturale, artistico, paesaggistico
Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014/2020
Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo
Obiettivo Specifico 10.2 Azione 10.2.5 - FSEPON-VE-2014-20
CUP I33G18000050007
Titolo progetto: ÍDIOS – Patrimonio tangibile e intangibile di Piazzola sul Brenta - PD
Il patrimonio culturale, nell’accezione più ampia e attuale, è da intendersi come quel corpus di beni identitari siano essi materiali (tangibili) siano essi immateriali (intangibili). Da ciò nasce l’idea del PON IDÍOS–Patrimonio Tangibile e intangibile di Piazzola sul Brenta.
Le attività che si intendono contestualizzare e portare avanti nei cinque moduli progettuali previsti oltre a dare formazione specifica nell’ambito dell’Educazione al Patrimonio Culturale, Artistico e Paesaggistico, ben si inseriscono tra le competenze extracurriculari che la scuola di oggi sempre più tende a far raggiungere parallelamente al tradizionale percorso scolastico.
Il PON IDÍOS prevede una serie di azioni volte a far raggiungere con successo i risultati attesi: pertanto, le lezioni in aula, di tipo tradizionale, frontale, coadiuvate da supporti multimediali e tenuti da esperti dei diversi ambiti (storico, architettonico, artistico, letterario, informatico, legislativo, folkloristico, enogastronomico, etc. etc.) si alterneranno a uscite per il rilevamento sul campo, lezioni in loco, sopralluoghi, riprese video e fotografiche.
In fase di progettazione, inoltre, è stato attivato anche un partenariato con vari enti ed Istituzioni (pubblici e privati) che perseguono le stesse finalità (o in parte o similari): ENAIP-Veneto, sede di Piazzola sul Brenta; COMUNE di Piazzola sul Brenta; Presidio SLOW FOOD; FONDAZIONE GHIRARDI.
Gli studenti partecipanti al PON-IDIOS verranno sensibilizzati al proprio patrimonio culturale, artistico e paesaggistico; l’obiettivo formativo è quello di educarli alla sua tutela, valorizzazione e promozione; sarà, altresì, trasmesso il valore che ne ha per la comunità quale bene comune a livello identitario e riconoscerne le potenzialità che può generare a livello economico, sociale, sia oggi sia per le generazioni future.
Come sancito dalla Convenzione di Faro (2005): “L’eredità culturale è un insieme di risorse ereditate dal passato che le popolazioni identificano, indipendentemente da chi ne detenga la proprietà, come riflesso ed espressione dei loro valori, credenze, conoscenze e tradizioni, in continua evoluzione. Essa comprende tutti gli aspetti dell’ambiente che sono il risultato dell’interazione nel corso del tempo fra le popolazioni e i luoghi; una comunità di eredità è costituita da un insieme di persone che attribuisce valore ad aspetti specifici dell’eredità culturale, e che desidera, sostenerli e trasmetterli alle generazioni future. Tutte le forme di eredità culturale costituiscono, nel loro insieme, una fonte condivisa di ricordo, comprensione, identità, coesione e creatività”. È, inoltre, anche attraverso la conoscenza e la valorizzazione del Patrimonio che si definisce quel diritto di partecipazione dei cittadini alla vita culturale, indicato nella Dichiarazione universale dei diritti umani delle Nazioni Unite (1948). La Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del Patrimonio culturale – “Convenzione di Faro” del 2005 e sottoscritta dall’Italia nel 2013, rivendica la conoscenza e l’uso del Patrimonio come diritto di partecipazione dei cittadini alla vita culturale e ribadisce il valore del patrimonio culturale sia come fonte utile allo sviluppo umano, alla valorizzazione delle diversità culturali e alla promozione del dialogo interculturale, sia come modello di sviluppo economico fondato sul principio di utilizzo sostenibile delle risorse.
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Pubblicato il 15-11-2018